“Mi sembra di essere tornato in un paese normale”.
Almeno tre persone con cui ho parlato ieri, dopo il giuramento del governo Monti, ha usato una frase di questo tipo per commentare la giornata.
Osservazione all’apparenza banale, da bar sport, anche un po’ qualunquista. Che viene però da un bisogno diffusosi in modo esponenziale, soprattutto negli ultimi mesi.
“Avevamo e abbiamo bisogno di quelle frasi, di toni severi ma rassicuranti, di facce non ridanciane ma concentrate, di silenzi, di comportamenti rispettosi”, ha detto uno dei miei tre interlocutori.
E un altro ha aggiunto. “Adesso un governo così, in un paese normale, dovrebbe fare, come prima cosa, quello che tutti si aspettano: tagliare in modo netto e visibile i costi della, politica, anche se non sarà certo questo a tirarci fuori dai guai”.
Difficile non condividere un ragionamento del genere