E’ uscito il primo volume di 99celle una collana ideata insieme agli amici dell’Associazione per Santo Stefano in Ventotene e alla casa editrice Ultima spiaggia. Una collana che vuole raccontare quello che è successo dalla fine del Settecento in poi a Santo Stefano, questo isolotto largo 500 metri e grande non più di 27 ettari, quasi attaccato a Ventotene e lontano una trentina di miglia dalla costa. “Scriveremo – è scritto nella prefazione – della costruzione dell’ergastolo decisa dai Borbone, del progetto architettonico, dell’arrivo dei primi galeotti, delle storie dei personaggi che lo hanno popolato. E poi le rivolte, le fughe, gli assassinii, i suicidi, le speranze… Libri agili concepiti per raccontare e spiegare, ma anche per aiutare a capire quanto sia importante difendere questo luogo dal degrado e dall’abbandono. Non tanto, o non solo, per le sue mura, ma per quello che dentro e intorno a quelle mura è accaduto. È come leggere la storia d’Italia e d’Europa stando su questo scoglio, perché, come per un magico gioco del destino, in quei pochi ettari si sono concentrati gli echi di quello che accadeva altrove e che scandiva l’incalzare degli eventi”.
Il primo volume, che ho scritto insieme ad Anthony Santilli, dà il nome alla collana perché si intitola Novantanove celle, ed è dedicato alla storia dell’ergastolo, dalla sua progettazione e costrizione fino a quando, nel 2016, sono stati stanziati 70 milioni per il suo recupero e la sua riqualificazione. Centosettanta pagine di storia e di storie, uno strumento agile per conoscere e capire ciò che quella piccola isola ha significato nella storia del nostro paese e perché è importante salvarla e farne un luogo di memoria e di studio.
Ecco il testo del risvolto di copertina
Dal giorno del 1793 in cui ne fu decisa la costruzione fino al 1965, quando l’ergastolo voluto dai Borbone veniva definitivamente chiuso. Una storia lunga un secolo e mezzo, che continua ancora oggi per il valore ideale e simbolico assunto dal carcere di Santo Stefano. È stato prigione di migliaia e migliaia di assassini e banditi,
ma anche di innocenti, di patrioti, di idealisti, di antifascisti. È stato “tomba dei vivi”, ma anche teatro di avanzate politiche penitenziarie. E così, come per un magico gioco del destino, in quei pochi ettari si sono concentrati gli echi di quello che accadeva in Italia e in Europa. Questo libro, che vuole essere una ricostruzione agile della storia dell’ergastolo, si intitola Novantanove celle perché novantanove erano appunto, nel progetto originario, le sue celle. Negli anni successivi alcune sono state divise, altre se ne sono aggiunte. Ma quel novantanove è il numero base intorno al quale tutto ha ruotato e ruota. Per questo 99celle è anche il titolo della collana che questo volume inaugura. Una collana, frutto della collaborazione tra la casa editrice Ultima Spiaggia e l’Associazione per Santo Stefano in Ventotene, nata per raccontare quello che è successo dalla fine del Settecento in poi su questo isolotto largo appena mezzo chilometro.
Il libro, il cui progetto grafico è stato curato dall’art director dell’Espresso Stefano Cipolla, è stato presentato a Ventotene sabato 24 giugno (qui la cronaca di Giulia Ciancaglini sul sito dell’associazione) e a Roma, alla libreria Panisperna 220, il 23 ottobre. Qui sotto la diretta Facebook dell’evento e una galleria fotografica.
Novantanove celle lo si può richiedere in libreria e sulle piattaforme online. Qui il link per Amazon