Non dimenticare il porcellum

“La vera riforma è abolire il porcellum“. Lo scrive stamattina Ezio Mauro su Repubblica e ben vengano parole così chiare e nette.

Ma è chiaro da anni che quella legge elettorale è una specie di tumore che tutto corrode.

Che parlare di riforme senza partire da questa è solo un esercizio retorico.

Che se i partiti non hanno il coraggio di spogliarsi della “nomina” dei deputati la nostra democrazia continuerà ad avvitarsi su se stessa.

L’anno scorso in tanti urlavamo “#noporcellum”.

In nome di questo slogan Roberto Giachetti un deputato del Pd, oggi vicepresidente della Camera, non ha mangiato per settimane e ha rischiato la vita. Con lui altre decine di parlamentari chiesero a gran voce, astenendosi anch’essi dal mangiare,  di togliere di mezzo quella legge elettorale.

Quindi va bene chiedere al Partito democratico di dettare l’agenda e imporre l’abolizione del porcellum

Anzi, va benissimo. E’ una priorità delle priorità.

Basta non dimenticarsene e continuare a chiederlo finché non ci sarà davvero una nuova legge.


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