“Come diceva la mia mamma, non c’è limite al peggio”. E’ con questa frase che Emma Bonino conclude la parte della sua intervista a Repubblica TV dedicata alla legge elettorale. Dice il vice presidente del Senato: “Qui nessuno discute qual è la legge migliore per il paese, ma ciascuno vuole la le legge funzionale a quello che vorrebbe dopo le elezioni”. E così, dice, si “rischia addirittura di peggiorare il porcellum perché sono riusciti a mettere insieme le cose peggiori dei due sistemi: listino bloccato e preferenze”. E conclude: “L’accordo comunque non reggerà”.
Così, con la consueta schiettezza e chiarezza Emma Bonino, ci fa capire quello che giorno dopo giorno sta diventando chiaro a tutti. La volontà, la vera volontà politica di buttare a mare il porcellum per varare una legge elettorale che dia ai cittadini un reale potere di scelta e garantisca stabilità, non ce l’ha nessuno.
Ecco così nascere il pasticcio di cui si discute in questi giorni. E diventare sempre più probabile la prospettiva che si torni a votare con una legge che tutti hanno definito e definiscono una porcata.
Io, nel mio piccolo, ribadisco quello che dissi tempo fa: se resta il porcellum, per la prima volta in vita mia, non andrò a votare.