Mi piacerebbe riuscire a sottoscrivere la frase con cui oggi il direttore di Repubblica Ezio Mauro, chiude il suo editoriale: “Un’altra sinistra è possibile, nell’interesse del Paese, a partire da questo naufragio”.
Ma oggi proprio non ce la faccio. Perché la sinistra italiana è quella che ci ha portato sin qui, allo spettacolo indecente del 19 aprile. Non è un’altra.
E’ quella fatta di questi dirigenti, di questi quadri, di questi sostenitori. Anche di questi elettori. Incapaci, tutti quanti insieme, me compreso che ho votato per Bersani alle ultime primarie, di capire come il paese è cambiato. Di scegliere nuovi leader. Di pensionare non in base all’età anagrafica, ma in base al tasso di malafede e di interesse personale che si mischia alla lotta politica.
Spero solo di riuscire a sottoscrivere la frase di Ezio Mauro il prima possibile. Non certo per me, ma per il mio paese.