Battaglia nelle piazze, dice Silvio Berlusconi, se un uomo di sinistra va al Quirinale. Ma che parole sono mai queste? Quali battaglie? Quali piazze? Ancora queste minacce vuote e, teoricamente, destabilizzanti?
Non so proprio chi diventerà presidente della Repubblica. Mi auguro solo che sia una persona capace di tenere la barra in una situazione di tale difficoltà.
Non so nemmeno, ovviamente, se Pierluigi Bersani, riuscirà a mettere in piedi un buon governo.
So invece, per certo, che oggi non abbiamo bisogno di battaglie nelle piazze ma di grande buon senso. In Parlamento ci sono un bel po’ di deputati e senatori, e non penso solo al M5S ma anche a tante belle facce portate lì dentro dal partito democratico e Sel, che vogliono contribuire a una svolta decisiva. Spazzare via abitudini da tardo impero e rimettere la politica, il confronto, l’interesse comune al centro delle loro giornate di lavoro.
A questo bisogna pensare. E lasciare che le battaglie nelle piazze le conducano, anche se solo a parole, chi non ha altri argomenti. E se non saranno solo parole ci penseranno i carabinieri.