Lesa democrazia

"Non mi sono costituito parte lesa nel processo contro Silvio Berlusconi perché ritengo sia stata lesa la democrazia, non la mia persona".

Così ha detto Romano Prodi dopo la condanna a tre anni inflitta in primo grado a Berlusconi per aver "comprato senatori".

Una frase potente che, da sola, sintetizza quello che è accaduto in Italia durante il cosiddetto "ventennio berlusconiano".

La si può interpretare così: la somma degli atti che hanno portato Silvio Berlusconi davanti a più tribunali italiani, e di cui la corruzione di senatori è quello politicamente più grave, non restituisce solo un insieme di persone o istituzioni danneggiate. Ma restituisce, soprattutto, una profonda ferita nel tessuto democratico del nostro paese.

Solo avendo piena coscienza di questa profonda ferita si può davvero capire il nostro più recente passato e mettere in campo gli anticorpi necessari a guarirla. Ma per ora, di anticorpi, ne vedo ancora pochi, troppo pochi.

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