Amnesty International ha stilato un elenco delle 12 buone notizie del 2013 per quel che riguarda la tutela dei diritti umani.
Le si possono trovare qui: le buone notizie secondo Amnesty.
Leggiamole e diciamoci quale, secondo noi, è la più bella di tutte. Non è un gioco, ma un modo per mettere alla prova le nostre diverse sensibilità e il nostro diverso modo di sentire.
Io le ho lette e rilette con il piacere di vedere che nel mondo, ogni tanto, qualcosa gira per il verso giusto.
Alla fine, in una sorta di ballottaggio, ne sono rimaste due: le scuse del Regno Unito, con relativi rimborsi, per il massacro dei Mau Mau (90 mila morti) e l’abolizione della pena di morte nel Maryland.
La prima è di grande importanza perché è un’affermazione del principio della responsabilità oggettiva di uno Stato quando vengono violati i diritti umani di una popolazione, anche durante un conflitto.
Ma ho scelto la seconda, l’abolizione della pena di morte in uno stato americano, il diciottesimo. Perché un mondo in cui si possono uccidere, per legge, i propri simili è un mondo in cui non vorrei vivere. Ogni piccolo passo che riduce questa possibilità è un grande passo.