Ne esce il ritratto di un paese, l'Italia, terra di conquista di banchieri spregiudicati. I funzionari del Credit Suisse hanno istruzioni per muoversi nel nostro paese, alla ricerca di fondi da portare all'estero, come fossero in territorio nemico: cambiano albergo ogni tre giorni, non comunicano con la banca, usano mail criptate, non possono avere nel portafoglio nemmeno un biglietto da visita che faccia riferimento alla banca...
Insomma, se tutto questo verrà provato dall'inchiesta giudiziaria aperta dalla procura di Milano ci troveremmo di fronte a un piano criminoso architettato da una banca estera e messo in atto con la complicità di 13.000 nostri concittadini. C'è da augurarsi che, in caso di esito positivo dell'inchiesta, il tutto non venga liquidato come un normale caso di evasione fiscale ma che suggerisca provvedimenti eccezionali. Uno su tutti: impedire alla "banca in oggetto", che ha succursali a Roma, Firenze, Milano, Parma, Brescia e
Padova, di operare in Italia.