Per il momento godiamoci questa scena. Mario Monti accanto a Sarkozy e Merkel illustra quello che l’Italia sta per fare raccogliendo consensi e apprezzamenti. Attenti commentatori (vedi Gerardo Pelosi sul Sole24Ore) hanno sottolineato che a Strasburgo non è nato nessun direttorio europeo a tre. E probabilmente è vero. Ma dopo i sorrisini e le battute degli ultimi mesi è un altro vedere, un altro modo di di sentirsi parte di un gigantesco problema che non è solo nostro.
Ma questo, e lo sa bene il presidente del Consiglio, è l’ultimo momento-simbolo sul quale ci si può crogiolare per dirci che tutto sta cambiando in Italia.
Ora deve inziare la navigazione. Veloce e tesa, come una bolina tra gli scogli con un bel po’ di nodi di vento.