Domenica si vota per il Comune di Roma. Io sono un cittadino romano e ho deciso di dare il mio voto di preferenza a Chiara Ferraro, candidata al consiglio comunale nella lista civica di Ignazio Marino.
Chiara ha ventidue anni, è una ragazza epilettica con diagnosi di “autismo e disabilità cognitiva”. Se eletta andrà in Comune accompagnata dal padre, che è il suo tutore. Qui c’è una sua storia-ritratto.
Quella di Chiara è una candidatura che ha suscitato dibattiti e polemiche. C’è chi ha sostenuto la sua inutilità. O anche come possa essere il risultato di uno “sfruttamento” da parte della famiglia e degli operatori che la seguono.
Io, invece, la voterò perché penso che Chiara consigliere comunale, con la sua sola presenza, suggerirà comportamenti più pacati e riflessivi. E perché, sedendo in consiglio, ricorderà a tutti, giorno dopo giorno, che nella nostra città vivono anche persone come lei che devono avere il rispetto e l’appoggio, totali e incondizionati, della comunità alla quale appartengono.