Giorno della Memoria, Io ho visto a Latina

IMG_3296Mattinata intensa quella organizzata dall’Istituto Alessandro Volta di Latina per celebrare il Giorno della Memoria. Nell’auditorium della scuola sono stati gli stessi studenti di medie e superiori a essere protagonisti. Hanno cantato, hanno mostrato un documentario ben fatto e hanno letto alcuni racconti di Io ho visto. Insieme a loro, gli attori Clemente Pernarella e Melania Maccaferri che hanno interpretato le storie di Fernando Piretti e Cesira Pardini. Ecco il racconto che della mattinata ha fatto il sito di Radioluna.

“Oggi parliamo del passato pensando al presente, al Mediterraneo che inghiotte gente ogni giorno, alle stragi in Siria e alle altre che ci sono nel Mondo”. Lo dice Pier Vittorio Buffa, giornalista del gruppo Repubblica, per anni all’Espresso, autore di “Io ho visto” il libro scelto dall’Istituto Comprensivo Alessandro Volta per ragionare sugli eccidi durante l’occupazione tedesca dell’Italia tra il 1943 e il 1945 e  sulla necessità di coltivare il ricordo di quei fatti perché ci facciano da guida nella storia di oggi e nelle scelte della vita.

“Le stragi nazifasciste in Italia sono state talmente tante che nessuno sa dire esattamente quante persone morirono, quindicimila, ventimila, forse di più. Una guerra condotta contro i civili per fare il vuoto intorno alle truppe partigiane, ma soprattutto contro la Resistenza della quotidianità”, racconta Buffa al teatro Ponchielli davanti a decine di ragazzi illustrando il lavoro fatto in collaborazione con la moglie Paola Medri.

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E’ il Giorno della Memoria visto da Latina, la città nata con il Fascismo che non vuole rinnegare la storia. E’ il settantunesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, giornata scelta dall’Onu per ricordare le vittime dell’Olocausto. “Con il tempo il significato di questa giornata si è allargato facendola diventare sempre di più occasione per ricordare, oltre alle vittime dell’Olocausto, le vittime di tutte le guerre e di tutte le violenze. Un impegno a diffondere i principi di pace e fratellanza esorta l’autore del libro sul suo sito.

Al Ponchielli va in scena la buona scuola: sullo schermo scorre un video prodotto dai ragazzi del liceo scientifico Grassi, si sentono le musiche suonate dagli allievi della sezione musicale della Volta, le letture degli studenti del Classico e della scuola media, quelle di due genitori che per mestiere fanno gli attori, Clemente Pernarella e Melania Maccaferri.  Tutte storie tratte dal libro di Buffa nel quale scorrono come in un film le vite di 33 persone, per lo più ragazzini e ragazzi, scampati per caso alla morte, ma che hanno visto cadere mamme, papà, nonni, fratelli, amici. Loro hanno visto. E non hanno dimenticato.

La giornata è stata introdotta dalla dirigente del’istituto Comprensivo Volta, Claudia Rossi. E’ intervenuta Maria Letizia Parisi, Presidente Società Filosofica Feronia, curatrice del libro “La guerra vista da un bambino”; ha moderato il responsabile della redazione di Latina del Messaggero, Vittorio Buongiorno. L’organizzazione dell’evento è stata stata curata in collaborazione dalle insegnanti di lettere Roberta Caiazza, Rita Di Marco, Luisa Fiorito e Giusi Merola  e dalle docenti di musica Patrizia Pomilia e Rita Bove dell’Istituto Comprensivo Alessandro Volta.

Hanno partecipato in ordine di apparizione: Gioele Di Sauro al pianoforte con la colonna sonora di Schindler list; gli alunni della 3^ D del Liceo Scientifico Grassi, coordinati dalla professoressa Teofani autori del video “Per non dimenticare”; Mattia Del Mastro e  Xavier Piacentini della scuola Volta; gli alunni della V Ginnasio del Liceo Classico Alighieri, coordinati dalla Prof.ssa Verrengia;  Clemente Pernarella attore; gli alunni della Volta Elisa Di Mezza, Francesco Tamburini e Irene Tagliaferri; Sara Sorbellini alla voce con Elisa Bonomo al pianoforte in “Beautiful that way”; gli alunni V A del  Liceo Classico Martina Urbani, Stefano Rosso, Sara Di Marcantonio; l’attrice Melania Maccaferri; Martina Crivellari ha cantato Lili Marleen. La chiusura è stata affidata alle note della canzone Sussidiario di un vecchio bambino di Luca Bussoletti ispirata al libro di Pier Vittorio Buffa.

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