"Se perdo sulle riforme lascio la politica", ha detto.
Questo vuol dire caricare il voto al referendum confermativo della legge che modifica la nostra costituzione di un valore del tutto diverso.
Non più approfondita analisi di merito di quello che cambia davvero la legge che ridisegna la nostra democrazia parlamentare. Non più confronto su quel che è bene e su quel che è male.
Ma scontro radicale e definitivo. Sulla persona, sulla leadership: o con me o contro di me.
Un leader politico che vuole guidare a lungo un paese democratico dovrebbe convincere la maggioranza del paese che le sue riforme sono quelle giuste, che il paese che vuole ridisegnare e' un paese migliore.
Se tutto si riduce a un "O mi votate o me ne vado" siamo a una prova di forza che mal si concilia con il clima in cui dovrebbe crescere una sana democrazia parlamentare.