Trent’anni fa (a sinistra la copertina del 1982) lo avevo scritto per l’Espresso grazie alla testimonianza di due poliziotti coraggiosi. Il magistrato che mi interrogò più che sapere la verità voleva farci stare zitti e mi mise in prigione per due giorni. Poi i poliziotti che avevano parlato con me confermarono tutto al giudice, ma non servì a niente, l’inchiesta negò tutto, il governo disse che erano falsità giornalistiche, la polizia si chiuse a riccio emarginando i poliziotti che parlando con me con Luca Villoresi, di Repubblica, avevano denunciato il comportamento illegale dei loro colleghi.
Oggi ho incontrato uno dei poliziotti di allora, quello che per le torture fu arrestato. l’ex commissario Salvatore Genova. Ne è nato un lungo articolo per l’Espresso che dimostra una cosa molto semplice. Allora avevano ragione i poliziotti che avevano raccontato le torture ai giornalisti e aveva torto lo Stato che coprì se stesso e i suoi uomini, ordinò e poi avallò la tortura come strumento di interrogatorio di detenuti.
La videointervista a Salvatore Genova
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