Il XXVI battaglione carabinieri, aggregato alla Divisione Vicenza, partecipò all’ultima fase della campagna di Russia tra la fine del 1942 e i primi mesi del 1943. Dal 24 dicembre al 17 gennaio venne schierato a Belowodsk dove ebbe un ruolo non secondario nel ritardare l’avanzata delle truppe sovietiche e quindi agevolare, per quel poco che fu possibile, la ritirata delle divisioni italiane. Riferisce l’Arma dei carabinieri nella sezione storica del suo sito:
“Sul fronte russo, fra il luglio 1941 ed il marzo 1943, operarono 43 sezioni carabinieri addette alle varie unità costituenti il C.S.I.R. (Corpo di spedizione italiano in Russia), divenuto poi ARMIR (Armata italiana in Russia). Su tale fronte operò anche il XXVI battaglione, partecipando, tra il 26 dicembre 1942 e il 17 gennaio 1943, nella zona di Belowodsk, a violenti combattimenti e quindi al ripiegamento verso Gomel.
Sul Bug, sull’Oriol, sul Dnieper, come poi sul Don, i Carabinieri dettero prova di eccezionale resistenza, di esemplare disciplina, di autentico valore. Ma fu dopo la seconda battaglia del Don che, nell’azione di fiancheggiamento e di copertura delle unità in ritirata, I’azione delle sezioni e del battaglione carabinieri fu particolarmente valorosa”.
Con i baffi, subito dietro il maggiore, il sottotenente Franco Iozzo (Archivio Masella)Chiunque voglia mettere a disposizione documenti, lettere, fotografie o anche semplici testimonianze orali di militari che hanno fatto parte del XXVI battaglione può contattarmi a questo indirizzo.
Pier Vittorio Buffa
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