Diario del vicebrigadiere Giuseppe Pepiciello
comandante 3^ squadra, 2° plotone, 2^ compagnia
Il vice brigadiere Giuseppe Pepiciello era in forza al XXVI battaglione. In Russia comandava una squadra del 2° plotone (sottotenente Giovanni Buffa) della 2^ compagnia (capitano Tommaso Masella) e venne proposto per la croce di guerra al valor militare. Quello che segue è un estratto del suo diario stilato nel 1950 sulla base di appunti personali e documenti. Il materiale è stato gentilmente messo a disposizione dal figlio Luciano che ne ha autorizzato la pubblicazione.
(…)
Dal giorno 31 agosto 1942 al giorno 8 ottobre dello stesso anno, rimango in approntamento presso la legione di Bologna in attesa di partire per il fronte Russo
FRONTE RUSSO
Il giorno 8 ottobre 1942 parte da Bologna in tradotta (ore 18 circa);Il giorno 9 ottobre 1942, si arriva a Verona-Trento-Bolzano-Innsbruck-Linz;
Il giorno 10 ottobre 1942, da Linz a Vienna;
Il giorno 11 ottobre 1942, da Vienna a Duberberg (Cecoslovacchia);
Il giorno 12 ottobre 1942, da Duberberg a Radimiro (Polonia);
Il giorno 13 ottobre 1942, da Radimiro a Lemberg e Leopoli;
Il giorno 14 ottobre 1942, da Leopoli a Proscudova (Ucraina);
Il giorno 15 ottobre 1942, da Proscudova a Kiew (Ucraina);
Il giorno 16 ottobre 1942, da Kiev a Konotop;
Il giorno 17 ottobre 1942, da Konotop a Kursk;
Il giorno 18 ottobre 1942, da Kursk a Prokaroska e Kupiansk (tappa di alcuni giorni a Kupiansk);
Il giorno 25 novembre 1942, da Kupiansk a Starobelsk;
Il giorno 28 novembre 1942, da Starobelsk a Oststrobe;
Il giorno 25 dicembre 1942, da Oststrobe a Belowodsk;
Il giorno 26 dicembre 1942 muore in combattimento il carabiniere Santucci e rimane ferito il S.T. Ursini (ore 14 circa);
Il giorno 30 dicembre 1942 trovano morte gloriosa perché aggrediti da carri armato russi, il M.M. Attolini – carabinieri Stigliani, Marzo, Loberti, Cuzzupé e Tutteville. N. 2 feriti e n. 2 prigionieri, combattimento verificatosi alle ore 8 di mattino.
Il giorno 30 dicembre 1942, la mia squadra recupera le salme dei suddetti militari (N. 6) ed attacca e distrugge gli aggressori. Il combattimento di cui sopra si è svolto nella zona di Kuriashewka e Bondarowka;
Il giorno 30 dicembre 1942, da Belowodsk a Kuriashewka sempre in combattimento agganciando il nemico in ritirata;
Il giorno 13 gennaio 1943, ore 6 a Bondarowka, la mia squadra viene attaccata dal nemico numericamente superiore per mezzi e euomini. Ci difendiamo molto bene. Per primi uccidiamo ( io e C/ri Canova Antonio e Invernizzi Battista) un Capitano ed un Tenente dell’Esercito Russo, morte dei C/ri Cavaglieri Ermanno e Foglio Giuseppe.
Il giorno 13 gennaio 1943 siamo giunti nella zona di Bondarowka ed abbiamo dato il cambio ad una compagnia di Genieri (Movieri).
Il giorno 15-16-17 e 18 rimaniamo in combattimento nella zona di Bondarowka, accerchiati dal nemico. Si uniscono alla mia squadra gli uomini della squadra comandata dal Brigadiere Stocco Giuseppe. Sono con noi pochi militari tedeschi armati di fucile mitragliatore (5 di detti fucili) ed hanno pure un autoblindo e munizioni sufficienti per la difesa, nonché 3 pezzi d’artiglieria. Il nemico è composto da una compagnia di Cavalleggeri, molti dei quali sono appiedati e molti con veloci slitte e possiedono diversi mortai che sono pericolosissimi per il loro efficace e ben aggiustato tiro.
– Il giorno 18 gennaio 1943 (ore 18) “CICAI” (in ucraino vuol dire ‘ritirarsi’ o ‘scappare’ Ndr) da Bondarowka a Belowodsk;
– Il giorno 19 gennaio 1943, da Belowodsk a Starobelsk – Tradotta militare – ma veniamo attaccati dal nemico nei pressi del fiume Donez e bisogna ritornare indietro a Starobelsk;
– Il giorno 20 gennaio 1943, da Starobelsk a Kupiansk: metà a piedi e auto;
– Il giorno 21 gennaio 1943, da Kupiansk a Karkow in macchina;
– Il giorno 22 gennaio 1943, da Karkow a Osnowa a piedi;
– Il giorno 26 gennaio 1943, da Osnowa a Karkow a piedi; (ritrovo il mio comando di compagnia e tutti gli ufficiali e carabinieri e sottufficiali del battaglione);
– Il giorno 8 febbraio 1943, da Karkow a Artirka, in macchina;
– Il giorno 10 febbraio 1943, da Artirka a Ducinikawa, a piedi;
– Il giorno 11 febbraio 1943, da Ducinikawa a Sinkow, a piedi, marcia di “CICAI”;
– Il giorno 12 febbraio 1943, da Sinkow a Werboroka, a piedi;
– Il giorno 13 febbraio 1943, da Werboroka a Lobbokadolino, a piedi;
– Il giorno 14 febbraio 1943, da Lobbokadolino a Sikurki, a piedi;
– Il giorno 15 febbraio 1943, da Sikurki a Romnì, a piedi;
– Il giorno 16 febbraio 1943, da Romnì ad Obolindo, a piedi;
– Il giorno 17 febbraio 1943, da Obolindo a Priluki, in macchina- qui troviamo un po’ di militari italiani e quindi qualcosa da mangiare. Ci fermiamo per 8 giorni.
– Il giorno 24 febbraio 1943, da Priluki a Njescin, in macchina;
– Il giorno 2 marzo 1943, da Njescin a Cernikov, a piedi;
– Il giorno 4 marzo 1943, da Cernikov a Gomel, a piedi.
Qui raggiungiamo il nostro comando di battaglione e quindi ci fermiamo in attesa di disposizioni in merito alla nostre sorte (Se rimpatriare oppure continuare a correre attraverso la steppa russa).
Dopo pochi giorni viene confermato che i superstiti del 26° Battaglione CC. RR. debbono riorganizzarsi e rimanere sul suolo russo con il costituendo II° Corpo d’Armata italiano. Tale C. D’Armata non viene più ricostituito perché tutti i militari italiani debbono rientrare in Patria.
– Il giorno 30 marzo 1943, da Gomel a Klinzy, presso Comando Artiglieria;
– Il giorno 3 maggio 1943, da Klinzy a Gomel, per rimpatrio;
– Il giorno 8 maggio 1943, (ore 6,30), da Gomel a Slobi-Minsk (ore 20);
– Il giorno 9 maggio 1943, da Minsk a Baranovic (ore 4,30); Berenge-Kartusk;
– Il giorno 10 maggio 1943, da Berenge-Kartusk a Brest (ore 22,30);
– Il giorno 11 maggio 1943, da Brest a Radom-Rozki (Polonia);
– Il giorno 12 maggio 1943, da Rozki a Oberberg-Hoding;
– Il giorno 13 maggio 1943, da Hoding a Vienna, ore 6, Lemmeno;
– Il giorno 14 maggio 1943, da Vienna-Sattendolf-Villach-Tarvisio (ore 11,55), giunge a Tarvisio Italia). Alle ore 13 si giunge a Udine dove si rimane fino al giorno 1° giugno 1943 per il prescritto periodo contumaciale.
– Il giorno 1° giugno 1943, da Udine a Bologna-Corticella (Scuola allievi ufficiali di complemento).
Smobilitato dal predetto 26° battaglione CC.RR. ed assegnato alla Stazione di Cavalese (Trento), dove giunge il giorno 30 agosto 1943 passando prima dalla Compagnia Comando di Verona.
NOTE
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– Il giorno 10 marzo 1943 venni proposto per la Croce di guerra al Valor Militare per i fatti d’arme di Bondarowka.
Giuseppe Pepiciello
Breganze, lì 5 febbraio 1950
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Motivazione della croce di guerra al valor militare proposta dal sottotenente Giovanni Buffa
Comandante di squadra fucilieri, segnalato l’avvicinamento di reparto nemico comandato da ufficiale, disponeva immediatamente i suoi uomini, benché notevolmente inferiore di numero e di armi, li portava all’attacco, riuscendo a mettere in fuga il nemico infliggendogli sanguinose perdite. Bell’esempio di cosciente ardimento e di alte virtù militari.
Zona Bondarowka (Russia), 13-18 gennaio 1943
…era mio nonno! GRAZIE
è possibile avere una copia di questo libro? grazie
Era lo zio di mio padre Biagio, nonchè fratello di mio nonno Cosimo, anche lui impegnato nella Secondo conflitto mondiale. Vorrei anche io leggere, tutti gli appunti come si può fare??
Avevo un mese di vita quando sei partito per la Russia
.Quando sei tornato non ne hai mai parlato, per anni. Ma sono molto orgoglioso di te, papà