Una prova di maturità semplice semplice. Fare in modo, subito, che non possano più essere pronunciate sentenze come quelle sulla vicenda dell’eternit.
Che non sia più possibile che una persona condannata a 18 anni di reclusione perché riconosciuta colpevole di un grave reato venga poi mandata assolta non perché viene dimostrata la sua innocenza, ma perché il reato è prescritto, cancellato dallo scorrere del tempo.
Non serve infilarsi in complessi ragionamenti giuridici, ed è sterile ricordare come e perché la legge che stabilisce questi termini di prescrizione venne approvata mentre a palazzo Chigi c’era Silvio Berlusconi, nel dicembre 2005.
L’attuale capo del governo ha già dichiarato che vuole cambiarla, questa legge.
Lo facciano subito, che sia questione di settimane, non di mesi o di anni.
Per rispetto verso i morti dell’amianto e verso noi stessi.