E’ un posto che trasmette insieme angoscia e forza.
Angoscia perché vedere croci di ogni tipo piantate su una piccola collina fa pensare alla morte, al dolore.
Forza perché quella congerie di croci vive di vita propria da secoli.
Prima erano poche, poi sempre di più e poi, dopo le distruzioni decise dal regime sovietico, ancora di più. Oggi dicono che sono più di quattrocentomila: ricordano uomini e donne morti soprattutto in guerra o per attentati, ma non solo. E la collina è diventata un simbolo di indipendenza e di unità nazionale.
Qui potete leggere la sua storia https://www.lincontro.news/la-collina-delle-croci/